Il porto sepolto
Poesia di Giuseppe Ungaretti (scheda del poeta)
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Testo della poesia:
Vi arriva il poeta
E poi torna alla luce con i suoi canti
E li disperde
Di questa poesia
Mi resta
Quel nulla
Di inesauribile segreto.
Analisi della poesia
Importante: Non copiare questo testo senza citare la fonte! Se vuoi riportarlo altrove, specifica che è stato preso da qui. Non copiare tutta la pagina: cita una parte del testo e inserisci un link di rimando a questa pagina. Violare queste regole potrà portare a conseguenze legali. Info sul copyright
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Il porto sepolto, oltre a essere il titolo di questa poesia, è anche il titolo scelto per la raccolta poetica di cui fa parte questa opera.
La poesia è particolarmente introspettiva e va analizzata a fondo per capirne i concetti espressi.
Il significato del titolo ce lo spiega lo stesso Ungaretti:
La prima strofa, quindi, si riferisce al porto. Si tratta di un'immagine ben precisa, una metafora che rappresenta il nostro animo.
I primi tre versi ci dicono che quando scriviamo una poesia, andiamo a fondo nel "porto", ossia nella nostra interiorità, riuscendo a portare alla luce e a esternare ciò che abbiamo dentro a livello di ricordi, emozioni, sentimenti.
Il poeta esegue quindi un lavoro di "scavo", andando in profondità nel proprio animo. Tale operazione, inoltre, crea ispirazione per i versi che si vanno a scrivere.
Ungaretti termina la strofa con il verbo "disperdere". Questa scelta non è casuale, perchè evidenzia la volontà di chi scrive poesie di diffondere i versi e di non lasciarli dentro di sè.
Tuttavia, come spiegato nella seconda strofa della poesia, esistono dei lati dell'io che sfuggono e non possono essere "afferrati".
Della poesia scritta, quindi, resta un nulla tra le mani del poeta. Non è inteso come un vuoto o un risultato negativo o completamente nullo, ma è riferito a ciò che si è compreso di un certo segreto. C'è una sorta di ricerca della verità nel processo di composizione di una poesia. Una verità che però si trova solo come minimo accenno, mentre tutto il resto rimane segreto.
Ecco quindi che l'ultima strofa assume un significato più preciso:
Il poeta diffonde i versi ( "[...] E li disperde") che esprimono la "verità raggiunta", ma non completamente, perchè rimane quell'inesauribile segreto.
Questo segreto è appunto la parte dell'io che sfugge, che rimane oscura persino a chi scrive la poesia.
Non è solo il lettore a restare in parte all'oscuro del mondo interiore del poeta, ma anche il poeta stesso.