Quei luoghi gentili
Poesia di Oscar Wilde (scheda del poeta)
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Testo della poesia:
E noi li abbiamo lasciati quei luoghi gentili
Con passo pesante, verso il nuovo calvario,
Di qui osserviamo, come chi allo specchio
Veda il proprio volto,
L'umanità suicida.
Capiamo quali spettri orribili
La mano rossa dell'uomo
Sappia fare sorgere.
Analisi della poesia
Importante: Non copiare questo testo senza citare la fonte! Se vuoi riportarlo altrove, specifica che è stato preso da qui. Non copiare tutta la pagina: cita una parte del testo e inserisci un link di rimando a questa pagina. Violare queste regole potrà portare a conseguenze legali. Info sul copyright
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Questa poesia è perfettamente attuale. Si tratta di un'opera che ricalca e mostra perfettamente un lato della natura umana che spesso riappare.
Gli uomini - ci dice l'autore - hanno abbandonato i "luoghi gentili" per far sorgere spettri orribili.
Il volto dell'umanità è quello di un uomo suicida. Perchè gli uomini spesso abbandonano la strada giusta per macchiarsi di atti che li conducono alla decadenza morale.
La razza umana va verso la distruzione che gli uomini stessi hanno innescato.
L'intera poesia, quindi, parla anche di una scelta da parte dell'umanità. Sono le nostre azioni a innescare le reazioni che poi determinano il futuro che ci aspetta. Il modo in cui reagiamo alle sventure può indurci a lasciare la direzione giusta per raggiungere "un nuovo calvario", come ci dice il poeta.
A questo proposito, è emblematica l'ultima parte:
Oscar Wilde ha mostrato benissimo quello che era probabilmente un grande timore per le sorti di una umanità incerta, spaventata e spesso indirizzata verso strade pericolose.