Sii gentile
Poesia di Charles Bukowski (scheda del poeta)
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Testo della poesia:
Ci viene sempre chiesto
di comprendere l'altrui
punto di vista,
non importa quanto sia
antiquato
stupido o
disgustoso.
Uno dovrebbe
guardare
agli errori degli altri
e alle loro vite sprecate
con
gentilezza,
specialmente se si tratta di
anziani.
Ma l'età è la somma
delle nostre azioni.
Sono invecchiati
malamente
perché hanno
vissuto
senza mettere mai a fuoco,
hanno rifiutato di
vedere.
Non è colpa loro?
Di chi è la colpa?
Mia?
A me si chiede di mascherare
il mio punto di vista
agli altri
per paura della loro
paura.
L'età non è un crimine
ma l'infamia
di un'esistenza
deliberatamente
sprecata
in mezzo a tante
esistenze
deliberatamente
sprecate lo è.
Analisi della poesia
Importante: Non copiare questo testo senza citare la fonte! Se vuoi riportarlo altrove, specifica che è stato preso da qui. Non copiare tutta la pagina: cita una parte del testo e inserisci un link di rimando a questa pagina. Violare queste regole potrà portare a conseguenze legali. Info sul copyright
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La vita è fatta di scelte e questa poesia di Bukowski ce lo ricorda.
La prima parte ci dice che per fare la cosa giusta non bisognerebbe mai giudicare gli altri, specialmente quando sbagliano e sono anziani. Ciò però non toglie che alcune persone invecchiano male perchè - ci dice il poeta - non sanno mettere a fuoco e non riescono ad andare oltre un'esistenza "deliberatamente sprecata".
La poesia nella seconda parte cambia completamente. Bukowski ribalta la prima parte, dicendo che l'età avanzata non è un crimine, che non è colpa di nessuno se si invecchia e si commettono errori. Bisogna quindi essere gentili e non giudicare. Allo stesso tempo, però, secondo lui non si può fare a meno di notare che ognuno è responsabile di come ha vissuto. Dunque, vivere un'esistenza "limitata" e incolore per mancanza di coraggio o per paura di commettere errori, è uno sbaglio enorme e come tale va considetato, secondo il poeta. Questo è il vero "crimine", per Bukowski.