Già la pioggia è con noi
Poesia di Salvatore Quasimodo (scheda del poeta)
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Testo della poesia:
Già la pioggia è con noi
scuote l’aria silenziosa.
Le rondini sfiorano le acque
presso i laghetti lombardi,
volano come gabbiani sui piccoli pesci;
il fieno odora oltre i recinti degli orti.
Ancora un giorno è bruciato,
senza un lamento, senza un grido
levato a vincere d’improvviso un giorno.
Analisi della poesia
Importante: Non copiare questo testo senza citare la fonte! Se vuoi riportarlo altrove, specifica che è stato preso da qui. Non copiare tutta la pagina: cita una parte del testo e inserisci un link di rimando a questa pagina. Violare queste regole potrà portare a conseguenze legali. Info sul copyright
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La poesia può essere suddivisa in due parti distinte.
Nella prima possiamo trovare accurate descrizioni del paesaggio naturale: la pioggia, le rondini, i laghi, i pesci, l'odore del fieno, gli orti... Nella seconda invece possiamo apprezzare riflessioni profonde da parte del poeta.
Quasimodo mette in risalto la monotonia delle giornate e lo fa in modo molto particolare. Ci dice che un altro giorno è passato, senza neanche un lamento o un grido levato a vincere d'improvviso un giorno.
Questa espressione particolare ci vuole dire che la monotonia delle giornate e la noia non trovano nessuno a contrastarle: nessuno si sforza per cambiare le cose, non c'è reazione. E questo crea nell'animo del poeta un senso di tristezza per il tempo che passa inesorabilmente, sprecato e inutilizzato e per le giornate che trascorrono infruttuose.
Le scene della natura che troviamo nella prima parte sono forse inserite per mostrarci una contrapposizione: mentre gli animali e la natura stessa scuotono la quiete (la pioggia che cade e suscita reazioni e cambiamenti, le rondini che calano sui pesci...), gli uomini sono statici e immobili nelle loro giornate ripetitive e noiose.