Il poeta Hikmet
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Nazım Hikmet (Salonicco, 20 novembre 1901– Mosca, 3 giugno 1963), è stato un poeta ma anche scrittore e drammaturgo. Egli è considerato uno dei più importanti poeti della Turchia dell'epoca moderna.
Iniziò a scrivere a quattordici anni e ottenne la prima pubblicazione a diciassette, in una rivista.
La sua poesia nasce da molti contrasti, sia sociali che esistenziali. Il poeta, infatti, dopo diversi soggiorni in Russia, finì in carcere a causa delle sue idee e per l'adesione al partito comunista. Inoltre, subì delle censure. Proprio in carcere, ebbe anche un infarto.
Negli anni di reclusione scrisse molte delle sue poesie più famose. Una volta uscito dal carcere, continuò a scrivere, raggiungendo fama mondiale. Fu da molti visto come l'esempio del "martire rivoluzionario", ma questo gli creò naturalmente anche dei problemi. Infatti visse a Istanbul sotto costante sorveglianza.
Dopo appena un anno dalla scarcerazione, andò volontariamente in esilio, a causa della difficile situazione sociale nella sua patria. Ebbe un figlio che però fece appena in tempo a conoscere, dato che dovette abbandonare sia lui che la moglie. Gli ultimi anni della sua vita li passò viaggiando. Visitò anche Cuba, per poi spostarsi a Mosca, dove morì nel 1963.
Di fronte a questi contrasti, la poesia diviene risolutrice dei contrasti, soprattutto quelli interiori e assume un ruolo di espressione libera e personale.
Si tratta di versi scritti con parole semplici, dirette e volte a descrivere la vita e i sentimenti, anche i contrasti e le difficoltà. Hikmet, trovandosi a cavallo tra i due conflitti mondiali, avvertì la necessità di un cambiamento, di un rinnovamento anche stilistico e la poesia era il mezzo migliore per attuarlo. La Turchia, in particolare, in un epoca di grandi cambiamenti come quella, si è trovata tra due mondi: quello occidentale e quello orientale. Molti erano i cambiamenti della società e Nazim Hikmet sentì i contrasti e le difficoltà della Turchia. Anche sotto questo aspetto, quindi, la poesia divenne per lui anche un mezzo per far superare la contrapposizione tra vecchio e nuovo e comunicare a tutti la tragicità della condizione umana della sua gente.
Tra le sue opere più conosciute spiccano la raccolta "Poesie d'amore", "il poema epico In Quest'anno 1941 ", il romanzo autobiografico "I romantici". Scrisse anche diverse opere teatrali, dei saggi e un'autobiografia in versi.
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