Il poeta Blake
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William Blake nacque a Londra il 28 novembre del 1757, in una famiglia appartenente alla borghesia.
Terzo di sette fratelli, di cui due morirono presto, fu educato dalla madre e non frequentò alcuna scuola. I genitori scelsero di non iscriverlo a scuola perchè capirono che la sua inclinazione più forte era verso l'arte grafica. Blake iniziò infatti a realizzare molto presto delle incisioni, partendo da disegni di rovine greche che il padre acquistava appositamente per lui.
In questo modo si avvicinò all'arte e anche alla poesia, diventando un grande lettore. Le sue incisioni si ispiravano anche a Michelangelo, Raffaello e altri autori famosi.
Nel 1972 iniziò a lavorare come apprendista presso l'incisore James Basire. Potè quindi affinare il proprio talento, riuscendo anche a ottenere incarichi di una certa importanza. Nel 1778 Blake si iscrisse alla Royal Academy
Il matrimonio con Catherine e l'incontro con John Flaxman , scultore e scrittore che divenne il suo mecenate, segnarono una svolta nella sua vita privata e artistica.
All'età di trentuno anni, Blake iniziò a sperimentare l'incisione a rilievo. Questo modo di fare arte consisteva nell'incidere i testi poetici su lastre di rame, servendosi di pennelli e pennini.
Tra le sue opere ricordiamo la prima raccolta di poesie, Poetical Sketches (1783), Songs of Innocence and of Experience, The Book of Thel, The Marriage of Heaven and Hell, Jerusalem.
Blake odiava la schiavitù e credeva nell'uguaglianza tra i sessi e tra gli uomini in generale. Nelle sue opere traspaiono le sue idee anche nel campo della religione. Sin da piccolo, la Bibbia ebbe una grande influenza sulla sua vita.
Blake disse di aver avuto visioni di Dio e degli angeli durante l'infanzia. Inoltre, era convinto di aver ricevuto visite da parte degli spiriti dei grandi pensatori e artisti del passato (Omero, Virgilio, Dante, Milton e Voltaire). In ambito religioso, si nota il giudizio diverso di Blake tra l'antico e il nuovo Testamento. Del primo non amava quelle che considerava limitazioni imposte agli uomini, mentre del secondo apprezzava l'immagine e gli insegnamenti di Gesù.
Blake realizzò anche illustrazioni della Bibbia e dell' Inferno di Dante.
Il poeta, secondo Blake, era capace di una visione particolare in grado di collegare l'uomo e l'universo. Come un profeta, indicava verità nascoste e poteva mostrare ai lettori le relazioni tra l'uomo, la natura e il Divino. Le sue opere poetiche parlano inizialmente dell'infanzia, come periodo e simbolo di innocenza e purezza. Successivamente affrontano il tema della schiavitù e del male, due cose strettamente legate e causate dall'uomo.
L'innocenza si contrappone quindi all' esperienza, esattamente come il dolore e la gioia, oppure bene e male. Tuttavia, entrambi sono indispensabili nella vita dell'uomo, seppur contrastanti.
La morte di Blake avvenne in un modo particolare.
Lavorò a lungo alle illustrazioni dell'Inferno di Dante, ma a un certo punto si fermò e, osservando la moglie in lacrime, le disse di non muoversi, di restare immobile. E le disse:"Resta ferma Kate! Esattamente come sei ora. Farò il tuo ritratto, perché per me tu sei stata sempre come un angelo".
Dopo aver ritratto la moglie, posò gli strumenti, cantò inni e poesie e le promise di amarla per sempre e poco dopo morì. Una pensionante della sua casa riferì:
"Non ho assistito alla morte di un uomo, ma a quella di un angelo benedetto dal Signore".
George Richmond , in una lettera a Samuel Palmer, scrisse:
"È morto... nella maniera migliore. Ha detto che si stava recando nel paese che aveva desiderato di vedere per tutta la vita e si è dichiarato felice, poiché credeva nella salvezza per mezzo di Gesù Cristo - Appena prima di morire ha assunto un'espressione serena. I suoi occhi brillavano e se n'è andato cantando le cose che avrebbe visto in Paradiso."
[Parte del testo è tratto da Wikipedia e da Sapere]
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