Il vento nell'isola


Poesia di Pablo Neruda (scheda del poeta)

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Testo della poesia:

Il vento è un cavallo:
senti come corre
per il mare, per il cielo.

Vuole portarmi via: senti
come percorre il mondo
per portarmi lontano.

Nascondimi, fra le tue braccia
per questa notte sola,
mentre la pioggia rompe
contro il mare e la terra
la sua bocca innumerevole.

Senti come il vento
mi chiama
galoppando nell’ombra
per portarmi lontano.

Con la tua fronte sulla mia fronte,
con la tua bocca sulla mia bocca,
legati i nostri corpi
all’amore che ci brucia,
lascia che il vento passi
senza che possa portarmi via.

Lascia che il vento corra
coronato di spuma,
che mi chiami e mi cerchi
galoppando nell’ombra,
mentre, sommerso
sotto i tuoi grandi occhi,
per questa notte sola
riposerò, amore mio.

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Il vento è un cavallo:
senti come corre
per il mare, per il cielo.

Vuole portarmi via: senti
come percorre il mondo
per portarmi lontano.

Nascondimi, fra le tue braccia
per questa notte sola,
mentre la pioggia rompe
contro il mare e la terra
la sua bocca innumerevole.

Senti come il vento
mi chiama
galoppando nell’ombra
per portarmi lontano.

Con la tua fronte sulla mia fronte,
con la tua bocca sulla mia bocca,
legati i nostri corpi
all’amore che ci brucia,
lascia che il vento passi
senza che possa portarmi via.

Lascia che il vento corra
coronato di spuma,
che mi chiami e mi cerchi
galoppando nell’ombra,
mentre, sommerso
sotto i tuoi grandi occhi,
per questa notte sola
riposerò, amore mio.

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Il vento è un cavallo:
senti come corre
per il mare, per il cielo.

Vuole portarmi via: senti
come percorre il mondo
per portarmi lontano.

Nascondimi, fra le tue braccia
per questa notte sola,
mentre la pioggia rompe
contro il mare e la terra
la sua bocca innumerevole.

Senti come il vento
mi chiama
galoppando nell’ombra
per portarmi lontano.

Con la tua fronte sulla mia fronte,
con la tua bocca sulla mia bocca,
legati i nostri corpi
all’amore che ci brucia,
lascia che il vento passi
senza che possa portarmi via.

Lascia che il vento corra
coronato di spuma,
che mi chiami e mi cerchi
galoppando nell’ombra,
mentre, sommerso
sotto i tuoi grandi occhi,
per questa notte sola
riposerò, amore mio.

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Il vento è un cavallo:
senti come corre
per il mare, per il cielo.

Vuole portarmi via: senti
come percorre il mondo
per portarmi lontano.

Nascondimi, fra le tue braccia
per questa notte sola,
mentre la pioggia rompe
contro il mare e la terra
la sua bocca innumerevole.

Senti come il vento
mi chiama
galoppando nell’ombra
per portarmi lontano.

Con la tua fronte sulla mia fronte,
con la tua bocca sulla mia bocca,
legati i nostri corpi
all’amore che ci brucia,
lascia che il vento passi
senza che possa portarmi via.

Lascia che il vento corra
coronato di spuma,
che mi chiami e mi cerchi
galoppando nell’ombra,
mentre, sommerso
sotto i tuoi grandi occhi,
per questa notte sola
riposerò, amore mio.

Analisi della poesia

Importante: Non copiare questo testo senza citare la fonte! Se vuoi riportarlo altrove, specifica che è stato preso da qui. Non copiare tutta la pagina: cita una parte del testo e inserisci un link di rimando a questa pagina. Violare queste regole potrà portare a conseguenze legali. Info sul copyright

La prima cosa da tenere in considerazione, riguardo a questa poesia, è il titolo. Il vento è un elemento fondamentale, come si può leggere anche nei versi, ma c'è anche l'isola, a cui non si fa nessun accenno nell'opera.

L'isola è per definizione un luogo lontano da tutto e da tutti. Isolato, appunto. Lo scenario è quindi un luogo dove il poeta è solo, forse spiritualmente.  Il vento e l'isola sono dunque gli elementi chiave della poesia.
Il vento è definito come un cavallo che corre per il mare e per il cielo. La definizione ci dice che è ovunque e non gli si può sfuggire, perchè entra in contatto con ogni cosa. La metafora del cavallo è molto potente, perchè l'animale e il vento diventano una cosa sola.

Questo vento è lì per portarlo via, ma Neruda non lo sente come un'entità che ricerca ogni pesona. No, è lì appositamente per lui, per portarlo lontano. Le strofe successive sono rivolte a un'altra persona. Inizialmente non è dato sapere chi sia, perchè i versi ci dicono solamente che chiede a questa persona di proteggerlo e di tenerlo al sicuro dal vento. Al vento si mischia la piogga, che è rappresentata con una grossa bocca in grado di "addentare" mare e terra.

Gli elementi della natura sono quindi in subbuglio e il poeta trova come unico rifugio questa persona. Nelle ultime strofe capiamo facilmente che si tratta della persona amata, a cui si stringe per passione, amore e desiderio di pace. In un abbraccio pieno di passione e sentimento, egli sa che potrà riuscire a non farsi risucchiare.
A questo proposito, è molto significativa questa parte della poesia:

lascia che il vento passi
senza che possa portarmi via.

Lascia che il vento corra
coronato di spuma,
che mi chiami e mi cerchi
galoppando nell’ombra,


Il poeta quindi si nasconde al vento che lo cerca per portarlo via. L'ultima strofa ha un velo di tristezza e ci spiega meglio quale destino il poeta sa di non poter evitare. E infatti, conclude così l'opera:

mentre, sommerso
sotto i tuoi grandi occhi,
per questa notte sola
riposerò, amore mio.

Questo finale ci dice che il poeta alla fine non potrà sfuggire al vento. E implora la persona amata di tenerlo stretto a sè, in modo da poter riposare "per questa notte sola".
Possiamo quindi affermare che l'amore è un elemento fondamentale di questa poesia.

Qui ci può essere una doppia chiave di lettura. Può essere un amore vissuto come unica cosa al mondo capace di proteggere un uomo dalle "intemperie" della vita, anche solo temporaneamente. Ma secondo alcune interpretazioni, in realtà il vento è una metafora dell'animo del poeta, che lo chiama alla lotta, alla rivalsa. In questa chiave di lettura, il poeta chiede un'ultima notte di conforto e passione alla persona amata, prima di "partire" metaforicamente, per farsi trascinare dal vento.

 

 

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Articolo pubblicato e online dal 29/11/2013 - Vietata la copia non autorizzata. Info sul copyright