Stasera


Poesia di Giuseppe Ungaretti (scheda del poeta)

Tutte le poesie di questo autore

 

Sei un docente? Abbiamo qualcosa da dirti, clicca qui per saperne di più.



Testo della poesia:

Balaustrata di brezza
per appoggiare stasera
la mia malinconia

Analisi della poesia

Importante: Non copiare questo testo senza citare la fonte! Se vuoi riportarlo altrove, specifica che è stato preso da qui. Non copiare tutta la pagina: cita una parte del testo e inserisci un link di rimando a questa pagina. Violare queste regole potrà portare a conseguenze legali. Info sul copyright

Ungaretti è un poeta associato frequentemente all'ermetismo, ma ne è a tutti gli effetti il precursore. E questa poesia ne è una degna rappresentazione.
Partiamo dal titolo, che è fondamentale: stasera. Spesso si sottovaluta il titolo e in questo caso ci offre subito un elemento importante della poesia. Il poeta non parla del futuro, nè del passato: il momento è il presente, l'attimo attuale, di sera.

La sera del poeta è "balaustrata" di brezza, una brezza che stimola le sensazioni. Quella brezza è utile per "appoggiare la malinconia".
L'ermetismo è basato sull'inserimento di un messaggio, un concetto, in un testo che apparentemente parla d'altro. Proprio come in questa poesia. L'opera ci mostra una persona malinconica che evidentemente fissa la brezza serale e da questa alimenta la propria malinconia, appoggiandola alla brezza stessa.

Ma la malinconia e il poeta sono un tutt'uno, sono collegati. Il poeta "appoggia" anche se stesso. La malinconia non nasce dalla brezza, è dentro il poeta, ma la brezza e la sera contribuiscono a nutrire queste sensazioni. Ecco quindi che il poeta ci mostra una sorta di immobilismo in quella sera, una malinconia "statica" che dà quasi un'idea di uno stato d'animo immutabile. Come detto, non vi è un riferimento al futuro, nè al passato. L'unico riferimento temporale è "stasera", parola che è marcata anche nel titolo e che sembra quasi "bloccare il tempo". Non possiamo trovare neppure una speranza o un accenno di mutamento in tale condizione, quasi come se ci fosse un torpore che rende chi scrive una  parte immobile di una sorta di dipinto statico in cui il poeta, il paesaggio e la malinconia sono un tutt'uno impresso in quell'attimo.

Infine, non è da sottovalutare il periodo in cui è stata scritta l'opera. Essa appartiene alla raccolta L'allegria (1916), periodo in cui Ungaretti era in trincea. E questo, certamente può fornire elementi interessanti sullo stato d'animo descritto così bene dal poeta, in pochi ma potenti versi che lasciano il segno.

(Leggi la scheda del poeta)

Sei un docente? Abbiamo qualcosa da dirti, clicca qui per saperne di più.

Tutte le poesie di questo autore   



Importante: Non copiare questo testo senza citare la fonte! Se vuoi riportarlo altrove, specifica che è stato preso da qui. Non copiare tutta la pagina: cita una parte del testo e inserisci un link di rimando a questa pagina. Violare queste regole potrà portare a conseguenze legali. Info sul copyright

Articolo pubblicato e online dal 23/01/2014 - Vietata la copia non autorizzata. Info sul copyright