I vostri figli
Poesia di Kahlil Gibran (scheda del poeta)
Tutte le poesie di questo autore
Sei un docente? Abbiamo qualcosa da dirti, clicca qui per saperne di più.
Testo della poesia:
I vostri figli non sono figli vostri.
Sono i figli e le figlie del desiderio che la vita ha di sé stessa.
Essi non provengono da voi, ma attraverso di voi.
E sebbene stiano con voi, non vi appartengono.
Potete dar loro tutto il vostro amore, ma non i vostri pensieri.
Perché essi hanno i propri pensieri.
Potete offrire dimora ai loro corpi, ma non alle loro anime.
Perché le loro anime abitano la casa del domani, che voi non potete visitare, neppure nei vostri sogni.
Potete sforzarvi di essere simili a loro, ma non cercare di renderli simili a voi.
Perché la vita non torna indietro e non si ferma a ieri.
Voi siete gli archi dai quali i vostri figli, come frecce viventi, sono scoccati.
L’Arciere vede il bersaglio sul percorso dell’infinito, e con la Sua forza vi piega affinché le Sue frecce vadano veloci e lontane.
Lasciatevi piegare con gioia dalla mano dell’Arciere.
Poiché così come ama la freccia che scocca, così Egli ama anche l’arco che sta saldo.
Guarda il video per approfondire
Link diretto al video: Poesia "I vostri figli"
Analisi della poesia
Importante: Non copiare questo testo senza citare la fonte! Se vuoi riportarlo altrove, specifica che è stato preso da qui. Non copiare tutta la pagina: cita una parte del testo e inserisci un link di rimando a questa pagina. Violare queste regole potrà portare a conseguenze legali. Info sul copyright
Sei un docente? Abbiamo qualcosa da dirti, clicca qui per saperne di più.
Tutte le poesie di questo autore
Importante: Non copiare questo testo senza citare la fonte! Se vuoi riportarlo altrove, specifica che è stato preso da qui. Non copiare tutta la pagina: cita una parte del testo e inserisci un link di rimando a questa pagina. Violare queste regole potrà portare a conseguenze legali. Info sul copyright
La poesia è un estratto che appartiene al libro "Il profeta".
L'opera ci mostra una grande novità che già dal primo verso si mostra al lettore: i figli non sono veramente dei genitori.
Molto spesso i genitori tendono a voler "plasmare" i propri figli, indirizzandone le scelte di vita e anche lo stile di vita.
Nulla di più sbagliato. I figli vanno educati, accuditi e sostenuti sempre, ma sono persone a se stanti, con il loro carattere, le proprie aspirazioni e i sogni che sono completamente differenti da quelli dei genitori.
Anche quando un figlio decide di seguire le orme del padre o della madre sul lavoro, la sua vita lavorativa e le scelte che farà giornalmente saranno sempre diverse, perchè diverso è il suo modo di essere e di porsi davanti alle situazioni.
Il poeta Gibran dà una serie di consigli e indicazioni utili in questa poesia, che non necessitano di grandi approfondimenti.
Bellissimo il finale, dove padri e figli sono paragonati rispettivamente ad arco e frecce.