Temporale


Poesia di Giovanni Pascoli (scheda del poeta)

Tutte le poesie di questo autore

 

Sei un docente? Abbiamo qualcosa da dirti, clicca qui per saperne di più.



Testo della poesia:

Un bubbolio lontano...
Rosseggia l'orizzonte,
come affocato, a mare;
nero di pece, a monte,
stracci di nubi chiare,
tra il nero un casolare,
un'ala di gabbiano.

Guarda il video per approfondire




Link diretto al video: Poesia "Temporale"

Analisi della poesia

Importante: Non copiare questo testo senza citare la fonte! Se vuoi riportarlo altrove, specifica che è stato preso da qui. Non copiare tutta la pagina: cita una parte del testo e inserisci un link di rimando a questa pagina. Violare queste regole potrà portare a conseguenze legali. Info sul copyright

Il poeta ci descrive una situazione di prossimo pericolo.
Un temporale è in arrivo, ancora non si è scatenato nella sua potenza, ma è in procinto di arrivare.

Si sente solo il "bubbolio", un suono lontano che preannuncia ciò che sta arrivando, accompagnato da un cielo "nero di pece" che fa capire cosa sta per succedere.
La descrizione di tutto ciò è simbolica, perchè l'autore usa queste immagini per descrivere anche uno stato interiore.
Il senso di angoscia e di paura per un pericolo imminente
è però interrotto dalla visione di un casolare, descritto come un qualcosa che è sì in mezzo al nero del cielo che lo circonda, ma ancora presente e non inghiottito dall'oscurità. Il casolare è connesso a un tema caro al Pascoli che è quello del nido familiare, inteso come rifugio fisico e interiore dalla realtà esterna che è spesso pericolosa e ostile.

A questa descrizione, che ricorda molto un quadro, il poeta aggiunge di "un'ala di gabbiano". Si tratta di un'immagine simbolica molto importante, una sorta di "pennellata" aggiuntiva al quadro già ricco di sfumature.
Il fatto che Pascoli scorga nel cielo solo un'ala e non tutto l'uccello, è significativo, perchè simboleggia il movimento del volare in mezzo alle avversità, come a dire che esiste per il poeta anche una piccola via di fuga dalla sofferenza, una sensazione positiva che lo liberi almeno un po' dal senso di oppressione, pur essendo immerso nella tempesta e negli elementi negativi ormai quasi arrivati.

La bellezza di questa poesia sta anche nella fusione di elementi e concetti diversi che, come detto, ricordano un quadro ben realizzato e qui ben descritto, pennellata dopo pennellata.

 

(Leggi la scheda del poeta)

Sei un docente? Abbiamo qualcosa da dirti, clicca qui per saperne di più.

Tutte le poesie di questo autore   



Importante: Non copiare questo testo senza citare la fonte! Se vuoi riportarlo altrove, specifica che è stato preso da qui. Non copiare tutta la pagina: cita una parte del testo e inserisci un link di rimando a questa pagina. Violare queste regole potrà portare a conseguenze legali. Info sul copyright

Articolo pubblicato e online dal 03/02/2013 - Vietata la copia non autorizzata. Info sul copyright