La quercia caduta


Poesia di Giovanni Pascoli (scheda del poeta)

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Testo della poesia:

Dov'era l'ombra, or sé la quercia spande
morta, né più coi turbini tenzona.
La gente dice: Or vedo:era pur grande!  

Pendono qua e là dalla corona
i nidietti della primavera.
Dice la gente: Or vedo:era pur buona!
 
Ognuno loda, ognuno taglia. A sera
ognuno col suo grave fascio va.
Nell'aria, un pianto… d'una capinera

che cerca il nido che non troverà.

Analisi della poesia

Importante: Non copiare questo testo senza citare la fonte! Se vuoi riportarlo altrove, specifica che è stato preso da qui. Non copiare tutta la pagina: cita una parte del testo e inserisci un link di rimando a questa pagina. Violare queste regole potrà portare a conseguenze legali. Info sul copyright

La poesia mostra da subito un'immagine che è il fulcro dell'opera stessa: la quercia caduta.
In realtà la parola "caduta" non viene mai utilizzata, neanche una volta, perchè il poeta utilizza altre parole e descrizioni di maggiore impatto. Nel secondo verso, la quercia viene definita direttamente come morta, non caduta o tagliata. Si tratta di un'immagine che suggerisce subito sgomento e tristezza.

Nelle strofe successive, possiamo trovare riferimenti ai temi cari al Pascoli: l'importanza del nido familiare (qui in forma di un vero nido); la lentezza con cui la vita prosegue, come una cantilena di cui nessuno si accorge (le azioni ripetitive delle persone); la necessità di sentirsi protetti (l'ombra della quercia forniva sollievo e protezione).

Da notare la descrizione che il Pascoli fa delle persone. Dice "Ognuno loda, ognuno taglia". Questo passaggio denota maggiormente l'ingustizia della situazione e la passività e indifferenza degli uomini. La poesia infatti, prosegue così: "A sera ognuno col suo grave fascio va".
Tutti raccolgono la legna e alla sera tornano a casa col proprio carico, soddisfatti. Di contro, il dramma di una capinera che chiude la poesia con l'immagine più triste di tutta l'opera.
La mamma cerca il proprio nido, ma non lo troverà mai più.
 

(Leggi la scheda del poeta)

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Articolo pubblicato e online dal 10/05/2013 - Vietata la copia non autorizzata. Info sul copyright