Gli auguri dell'innocenza


Poesia di William Blake (scheda del poeta)

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Testo della poesia:

Vedere un mondo in un grano di sabbia
e un universo in un fiore di campo,
possedere l'infinito sul palmo della mano
e l'eternita' in un'ora.

Analisi della poesia

Importante: Non copiare questo testo senza citare la fonte! Se vuoi riportarlo altrove, specifica che è stato preso da qui. Non copiare tutta la pagina: cita una parte del testo e inserisci un link di rimando a questa pagina. Violare queste regole potrà portare a conseguenze legali. Info sul copyright

Non è facile analizzare poesie come questa, così ricche di contenuti in pochissimi versi.
Il poeta in questo caso ha scritto un'opera dirompente e incredibilmente coinvolgente, con dei contenuti che spazio dall'esistenziale alla natura, dalla vita al significato dell'esistenza.

Siamo terribilmente piccoli in confronto all'universo e il cosmo e Blake ce lo mostra con questi versi sublimi.

Il "vedere il mondo in un grano di sabbia", verso che può sembrare illogico, cela un concetto assai profondo. Come si può considerare il nostro pianeta, così vasto, racchiuso in un granello? O l'universo in un fiore?
La bellezza dei versi sta proprio in questi due concetti simili. Siamo parte dell'universo, tutti noi, insieme alla natura e agli altri pianeti. Ma la vita e l'universo sono a loro volta formate da cose tanto piccole e allo stesso tempo indispensabili. Tutto forma vita e spazio, mondo e cosmo, anche noi stessi.

Siamo un tutt'uno con ciò che ci circonda e a volte non ce ne rendiamo conto. Siamo noi stessi granelli di sabbia nel "mare" della vita e dell'universo, ma non per questo siamo inutili o insignificanti.

La poesia di Blake, così breve e intensa allo stesso tempo, può essere vista anche come un elogio all'innocenza, alla semplicità delle cose piccole che sono anche quelle che contano.
"Possedere l'infinito nel palmo della mano"...che dire di questo verso?

Viviamo in un mondo caotico, dove il profitto e gli impegni pressanti ci fanno correre e ci allontanano dall'essenza delle cose. La poesia è forse anche un richiamo alle cose che contano davvero e che ci sfuggono in continuazione. Siamo noi stessi al centro della nostra esistenza, ma spesso ci perdiamo ed entriamo in un altro tipo di infinito: quello del materialismo e del consumismo.

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Articolo pubblicato e online dal 25/07/2013 - Vietata la copia non autorizzata. Info sul copyright